PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO: STRUMENTI DINAMICI ED INSCINDIBILI
8 Settembre 2023La certificazione indipendente del bilancio di esercizio
29 Settembre 2023Sebbene appaia non esistere un’indicazione condivisa ed una corretta definizione, esiste una linea guida generale :
- prevenire la crisi d’impresa attraverso la corretta individuazione dei rischi, determinati dalle dimensioni e dalla natura stessa dell’impresa, contro i quali cautelarsi;
- predisporre budget sistematici per la previsione dei flussi di cassa attesi;
- monitorare continuamente i flussi di cassa realizzati e gli impegni assunti.
Gli strumenti per la rilevazione della crisi aziendale
Dal 15 luglio 2022 il codice della crisi di impresa è entrato in vigore: cosa comporta per gli imprenditori?
Tutti gli imprenditori, che siano essi amministratori di società ma anche titolari di impresa individuale, sono tenuti ad approfondire il tema al fine di:
- fare un quadro della situazione per capire come strutturare la gestione dell’azienda, limitando in questo modo la propria responsabilità ed il rischio di default.
Per rendere consapevoli amministratori e titolari d’impresa delle situazioni che potrebbero richiedere un loro intervento, è utile effettuare un profondo monitoraggio dell’impresa.
Istituire un monitoraggio aziendale che includa calcolo e valutazione dei flussi finanziari sembra rispondere al requisito di base, ossia:
- rendere edotti amministratori e titolari d’impresa, circa tutte le situazioni in essere legate all’azienda.
Disponendo dei dati idonei per fare le giuste scelte, queste figure professionali possono pianificare degli interventi ad hoc per prevenire la crisi d’impresa.
Quindi, configurare adeguati assetti organizzativi, richiede competenza e completezza di informazioni.
Un consulente globale sembra essere ad oggi la figura primaria nel coadiuvare le aziende nel trovare i giusti assetti per combattere (o prevenire) la crisi d’impresa.
Come? A seguire alcune delle attività dello Studio Camillo relative al codice della crisi d’impresa.
Audit economico finanziario
L’attività di audit economico finanziario viene spesso affidata ad un Auditor, perché possiede tutte le specifiche conoscenze in campo economico-finanziario.
Molte aziende, o titolari d’impresa, preferiscono affidare questo compito ad un Auditor indipendente, affinchè la valutazione sia del tutto imparziale ed indipendente.
Nel contesto della configurazione degli assetti organizzativi per la gestione della crisi d’impresa, la figura dell’Auditor ricopre, pertanto, un ruolo fondamentale.
Proprio per questo, oltre all’indipendenza ed all’imparzialità, è richiesta esperienza specifica nel settore.
La redazione di un Business Plan & Budget
Il Business Plan è lo strumento essenziale per ottenere una diagnosi precoce della crisi d’impresa, perché permette al management un’attività fondamentale:
- configurare gli adeguati assetti organizzativi definendo, in modo del tutto consapevole, le proprie scelte, verificandone la fattibilità e monitorandole nel tempo.
Guidare in modo corretto l’attività di impresa significa prevenire le situazioni di possibile indebitamento evitando, o limitando, di fatto, la crisi d’impresa.
Calcolo e valutazione dei flussi finanziari
Gli strumenti utili al calcolo degli indici sono uno strumento determinante per le valutazioni aziendali.
Il loro obbiettivo è quello di migliorare la gestione dei flussi finanziari di tesoreria in termini pratici prevenendo in anticipo possibili periodi di difficoltà e tensioni finanziarie e permettendo di affrontarli e superarli mediante corrette metodologie.
Il calcolo dei flussi finanziari pregressi, ottenuto attraverso le ricostruzioni contabili pregresse, è estremamente utile per valutare le azioni future.
Corretta interpretazione degli indicatori
Non è necessario scegliere gli indici da monitorare come indicatori finanziari della crisi d’impresa, perché questi sono ampiamente utilizzati nella gestione dell’impresa e facilmente desumibili dai bilanci.
Diventa essenziale, quindi, saper interpretare correttamente quegli indici per strutturare le proprie strategie di conservazione, o di risanamento, su fattori reali.
Oltre agli indici standard, l’azienda può aggiungervi un alto numero di KPIs (indici qualitativi) e KRIs (indici di rischio).
L’aggiunta di questi parametri è di notevole ausilio nel generare un quadro più esaustivo, sia dello stato di salute generale dell’azienda, che delle sue performances.
Un consulente globale garantisce agli imprenditori un supporto quotidiano nella gestione puntuale di questo fondamentale comparto aziendale.
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Perché rivolgersi ad un consulente globale esterno?
L’esperienza permette al consulente globale non solo di interpretare correttamente i dati, ma di studiare, in sinergia con l’azienda, le soluzioni più adatte alle circostanze.
Oltre all’esperienza nel settore, l’indipendenza è un fattore che dovrebbe far propendere l’azienda per un consulente globale esterno.
Cosa possiamo fare noi di Studio Camillo per te?
- Prevenzione delle potenziali situazioni di indebitamento
- Ricostruzioni contabili pregresse
- Ricerca dei fattori critici nei cicli aziendali
- Corretta interpretazione degli indicatori
Lo Studio Camillo opera nel settore con professionalità, garantendo sempre un’elevata qualità del servizio, a fronte di un rapporto equo tra operato e prezzo.
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