Piani di risanamento aziendale

Cosa sono i piani di risanamento nel codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza?

Rappresentano lo strumento operativo per segnare la discontinuità vera rispetto alla normativa previgente.

E’ importante conoscere meglio questo strumento? La risposta è si ed a seguire vedremo perché.

Piani di risanamento: a chi sono destinati e quali sono le finalità

I piani di risanamento sono di primaria importanza informativa per gli utilizzatori e per gli stakeholders che hanno interesse nell’impresa.

Tra gli stakeholders abituali interesati dai piani troviamo:

• Soci di capitale i quali sono interessati ad essere informati sia sul possibile fabbisogno di mezzi propri che sulle prospettive.
• Organi preposti al controllo aziendale e tutte le autorità di vigilanza.
• Dipendenti che, in base alle circostanze, possono ottenere informazioni su tutto il piano di risanamento o solo su alcune parti essenziali che li coinvolgono.
• Creditori tra i quali fornitori ed altri sui quali il piano potrebbe avere valenza.
• Clienti che sono molto spesso coinvolti nei piani di risanamento.
• Intermediari creditizi, banche e finanziatori sia già coinvolti in eventuali finanziamenti erogati e sia da coinvolgere per nuove disponibilità di danaro.
• Colui il quale attesta il piano in questione.

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Passando al fine dei piani di risanamento, possiamo dire che sia quello di convogliare il consenso a favore della deliberata azione di risanamento.

Contemporaneamente il beneficio sarà quello di far conoscere tutti gli esiti completi dei risultati consuntivi.

In caso di scostamenti, sarà questo a permettere eventuali rimodulazioni delle azioni ancora in embrione, o vere e proprie modiche dei piani già elaborati.

I piani di risanamento contengono informazioni che possono essere comunicate all’esterno oppure all’interno.

Hanno titolo ad essere informati sui piani di risanamento anche quei soggetti che non vantano rapporti precedenti con l’azienda.

Un esempio tra tutti è dato dai finanziatori che potrebbero proporre una valida strategia finanziaria alternativa.

Scongiurare una crisi d’impresa rappresenta un’impresa notevole, quindi, per poter essere sfruttato, il piano di risanamento deve essere tempestivo.

Per ottenere il massimo dai piani di risanamento in relazione alla crisi d’impresa, questi devono contenere:

• l’indicazione sia del metodo che alle tecniche utilizzate;
• prestare attenzione ai contenuti ed alla forma utilizzata per esprimerli.

Piano di risanamento: a chi è rivolto?

I piani di risanamento sono dedicati agli imprenditori in stato di crisi e/o di insolvenza, perché consentono di proporre loro una via d’uscita.

Un progetto, in massima parte rivolto agli Stakeholders ed in particolare ai creditori, atto a permettere il risanamento del debito dell’azienda in crisi.

Abbiamo visto che, in sintesi, un piano di risanamento è un salvagente per quegli imprenditori che si trovano ad affrontare una crisi d’impresa.

I piani di risanamento sono quindi uno strumento determinante per uscire dalla crisi, ma solo se questo strumento viene redatto in modo corretto.

Il professionista attestatore e il ruolo ricoperto

Negli ultimi tempi il ruolo del professionista attestatore indipendente è cresciuto notevolmente.

Lo scopo è quello di potenziare gli strumenti atti al risanamento e garantire la continuità delle aziende durante la crisi d’impresa.

Questo per dare modo alle scelte dell’imprenditore in crisi, di essere valutate e vagliate in modo corretto e su di una base informativa completa.

Un consulente globale esperto, che opera nel caso specifico come attestatore, conferisce una maggiore credibilità agli obblighi assunti dal debitore.

Quanto assunto dall’imprenditore in crisi è finalizzato al riequilibrio della situazione economico-finanziaria dell’impresa con lo scopo di giungere al risanamento.

Piani di risanamento perché scegliere lo Studio Camillo?

Studio Camillo offre alla propria clientela una lunga esperienza ultra trentennale.

L’attenta e costante presenza sul campo ci ha permesso di acquisire e sviluppare:

• Conoscenza del settore privato, del settore pubblico e pubblico allargato.
• Cognizione approfondita dei mercati specifici e delle dinamiche macroeconomiche riferibili ai medesimi.
• Esperienza acquisita in diversi settori merceologici privati.
• Rapporti con l’estero.
• Formazione giuridica appropriata.
• Esperienze nelle valutazioni aziendali in qualità di consulente tecnico del Giudice.
• Conoscenza delle procedure per prevenire la crisi d’impresa.
• Acquisizione di notevole esperienza nelle ex procedure fallimentari.

L’immobilità non scongiura la crisi ma affidarsi ad un buon alleato può rappresentare l’aiuto fondamentale per uscirne.

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